Associazione Comunità Nazaret

"ACCORDI" - Lettera 263

20 gennaio 2018

ACCORDI”

Cari fratelli Nazareth,

senza troppi riferimenti al passato iniziamo il nuovo anno. Il nuovo tempo che ci viene dato privo di accordi precedenti, privo di sensazioni vissute e di ogni condizionamento. Liberi come accordi, liberi su un qualsiasi strumento musicale. In questo senso con la parola accordi ci si può abbinare ogni melodia e ogni combinazione. Credo che il desiderio di ognuno di noi è quello di sentirci svincolati da ogni peso. Credo anche che nel cuore di ognuno di noi si avverte l’attrazione verso il mistero che si compie ogni giorno davanti ai nostri occhi. Peccato ad accorgersene in ritardo e a non valutare “a suo tempo” la preziosità del vissuto. Liberi, quindi tra gli accordi che la musica del quotidiano ci offre gratuitamente e pronti a dare e a donarci. Come il Rabbino Gesù di Nazareth ci invita a vivere: gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date (cfr Matteo 10,8) e come l’Apostolo ribadisce: chi vuole attinga gratuitamente l’acqua della vita (cfr Apocalisse 22,17). Questa modalità possa essere la parola d’ordine o se preferite la combinazione(l’accordo) per aprire la cassaforte del nostro cuore, troppo spesso impedito dalle cose che passano e che non torneranno più. E già, qui sta proprio l’errore comune a noi tutti, di valutare oggettivamente la vita, dimentichi che il soggetto, la persona, il suo infinito e inestimabile valore sono eterni. Solo quelli sono eterni. Dio a ma e perdona gli uomini e non le cose.

Per questo motivo gli accordi sono essenziali proprio perché ci guidano a individuare l’armonia che infinitamente si snoda tra le pieghe del giorno. Quel “ dia dia” che la melodiosa lingua portoghese snocciola tra le frasi più comuni delle persone. Come un invisibile pentagramma su cui comporre la musica che ci attende e ci invita alla libertà interiore, quella nella quale nessuno ha diritto di interferire.

Ognuno, lo credo con tutto me stesso, è padrone assoluto delle proprie scelte. Certo, dovremo stare attenti alle note sbagliate; anche se poi la melodia ha sempre le ali di riserva per riprendere il volo.

Quale Maestro più ammaestrante di Gesù di Nazareth. Con Lui e per lui iniziamo i primi passi di questo nuovo tempo che ci è dato. E’ in quell’attimo, in quell’istante che Gesù si pronuncia senza il benché minimo tentennamento: Il vostro parlare sia SI quando è SI e No quando è No (cfr Matteo 5,37).

Sulle orme di Gesù non avremo mai “ l’opportunità” di sbagliare. Ci sembrerà di aver puntato troppo in alto e di non farcela, ma la certezza della Sua Presenza non lascia dubbi. Non lascia ombra alcuna.

Saremo maestri di noi stessi e, contemporaneamente, studenti senza mai il diploma in tasca, ma sempre

assetati di conoscenza della Verità che rende Liberi.

Volevo ricordare la nostra cara Adriana Baglioni che ha lasciato questa terra, dopo un breve periodo trascorso alla Casa Natività di Morrano. Una dolce preghiera per lei non mancherà.

 

Il prossimo appuntamento comunitario lo avremo domenica 25 febbraio alle ore 16,00 alla Casa Vincenziana “G.Andreoli” di S.Venanzo (tel 075 875131). Vivremo l’Adorazione Eucaristica in Cappella seguirà la meditazione e il confronto in sala.

Ricordo che il tema di quest’anno è TERRA. Tema in senso lato, toccheremo passi della Sacra Scrittura e spero che potremo concludere in primavera con la visita alla Sinagoga di Roma.

Invito tutti a pregare per l’Opera S.Maria della Luce che ha aperto una nuova missione nel Kerala in India.

Un “nuovo accordo” che la Chiesa ci offre e che abbiamo avvertito l’importanza di accogliere.

Un caro e grande abbraccio di auguri

don Ruggero