Associazione Comunità Nazaret

"LE PORTE CHIUSE" - Lettera 255

26 aprile 2017

“LE PORTE CHIUSE”

Cari fratelli e sorelle Nzth,

prendo spunto da una omelia di don Peppino pronunciata pochi giorni fa durante i funerali di un nostro caro amico e benefattore, Antonio Pezzanera.

Era esattamente la Seconda Domenica di Pasqua, nella chiesa parrocchiale di Marsciano. Il Vangelo di turno, ricorderete, era l’apparizione di Gesù agli apostoli seguito dal colloquio con l’incredulo Tommaso (Giovanni 20,24).

Non volevo però soffermarmi tanto sulla proverbiale e forse troppo ingiustificata “incredulità” dell’apostolo Tommaso, quanto sul particolare che riferisce il quarto evangelo: “...venne Gesù ed entrò a porte chiuse..” (Gv, 20,19).

Sono proprio quelle porte chiuse a parlarci. A provocarci. Non solo nel senso scontato che Gesù, avendo il Suo Corpo glorificato può entrare e uscire senza lo scontro fisico con la materia. Quelle porte chiuse, riferì don Peppino durante la sua riflessione, sono gli ostacoli ai quali non vogliamo rinunciare e che fanno parte della nostra identità recalcitrante e testarda a non sporgersi oltre il muro dell’evidenza dei limiti umani. Il fermarsi al di qua dell’hortus conclusus, cioè del “giardino privato della mia esistenza”. Increduli sì. Incredulo povero Tommaso. Ma vorrei vedere gli altri apostoli al suo posto. Vorrei vedere noi, ciascuno di noi, al suo posto. Come si fa ad entrare nella “logica-illogica” della Risurrezione.

Attualizzando il passo, riconducendolo al nostro andare quotidiano notiamo come le porte chiuse non sono delle imposte serrate. Siamo noi. Le nostre incredule idee sul mondo che non potrà mai cambiare. Il dato per certo degli atteggiamenti dei cuori di chi non vogliamo scorgere una conversione, un mutamento; di una porta aperta che si spalanca all’improvviso e cambia la nostra mente tarda a credere per arrivare a gridare con Tommaso: Signore Mio e Dio Mio!

Forse allora è questa la vera Misericordia. Riconoscere la chance, l’opportunità all’altro perché possa essere nuovo ed io con lui.

Si, perché, si diventa nuovi insieme se siamo disposti ad accettare la Risurrezione di Gesù non come un avvenimento che riguarda solo Lui. Gesù di Nazareth è Risorto per ognuno di noi.… altrimenti ... dove potrà mai approdare il Mistero di tanto Amore!

Quindi un invito. Un invito fin troppo esplicito: scardiniamole le porte chiuse del cuore, della mente, delle mani che stentano a “toccare la carne” di chi tende le braccia davanti ai nostri occhi.

Una casa (la nostra vita) senza imposte, prive di serrature di sicurezza. Gesù, tanto, entra lo stesso se saremo privi di difese costruite, se diverremo una volta per tutte vulnerabili all’Amore.

Il prossimo incontro, Venerdì 2 Giugno, ore 16.00 lo vivremo alla Chiesa Parrocchiale di Bagni (Vicino Morrano). Andremo a Bagni, alcuni amici del posto ce lo chiedono. In Chiesa adoreremo Gesù nell’Eucarestia.

Ognuno di noi preparerà una breve riflessione sul Vangelo dell’Ascensione (7° domenica di Pasqua). Faremo così. Siamo invitati a leggere il Vangelo (Matteo, 28,16-20) e annotarci un pensiero che leggeremo in chiesa durante l’Adorazione, intervallando questi brevi pensieri con dei canti.

E’ un’occasione per esprimerci con il cuore pieno di gioia e di desiderio a portare l’annunzio del Vangelo dove e con chi la Vita ci chiama a vivere. Non mancate per favore.

Luminoso tempo Pasquale a tutti

don ruggero

Lettera 255 (pdf)