Associazione Comunità Nazaret

CENERI - Lettera 192

CENERI

Cari Nazareth,il collegamento mensile ci raggiunge a ridosso degli ultimi eventi riguardanti P Giovanni Scanavino, il nostro vescovo. Amarezza e provocazione. Una illeggibile Chiesa. Chiesa che siamo anche noi. Quando siamo soddisfatti gli eventi vengono letti alla luce della serenità d’animo, ma quando siamo feriti, la comprensione diventa relativa, inaccettabile. Illeggibile appunto. Non voglio affatto riprendere tanti discorsi, affermazioni, concetti. La voglia di “andare” è grande. Andarsene. Quanto sono pesanti le ceneri di questo mercoledì! Più che la volontà di “prendere le ceneri sul capo”, ti verrebbe voglia di “vedere incenerire”. E’ così. Siamo così. Tutti. Senza distinzione. Ecco perché è bene fare i conti con la relatività. Non sto parlando del relativismo tanto e ben combattuto da Benedetto XVI. Parlo di quella quaresima che questo anno ci è data. Tutto e tutti mi fanno pensare in questi giorni. Il cammino da fare è lì, è qui davanti a noi e guai a scrollarsi di dosso la pizzicata di ceneri benedette. Quando si deve partire, e si è in orario, treno, bus o aereo che sia, allora ci auguriamo che il viaggio incominci puntuale. Ma quando siamo invece in ritardo … le cose cambiano. D’incanto cambia tutto, desideriamo tanto che il treno o il bus o l’aereo siano in ritardo … così noi potremmo non perderlo. Ma, amici, non è cosi? Ecco quel relativo a cui penso sia importante riferirsi. Quando sono a una festa oppure ho il cuore colmo di gioia, il mondo è in festa e la gioia abbraccia tutto e tutti. Le ceneri di questo anno sono veramente pesanti. Tanto pesanti e proprio perché non riusciamo a leggere i significati. Dove sono i colpevoli? Ma

soprattutto chi sono?La Nazareth, con tutti i buoni, piange la partenza di Padre Giovanni. Chiamati a essere degni di questo pianto e senza relativismi. Ricordiamo le parole del Maestro: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?” Ricordate? L’episodio dell’adultera: Gesù sta andando verso il monte degli Ulivi (prefigurazione della sua passione), e gli conducono -gli scribi e i farisei- una donna colta in flagrante adulterio (una dimensione che non ammette nessun appello: la lapidazione è immediata) e Gesù scrive per terra. Leggiamo e meditiamo il capitolo 8,1 di Giovanni. Quel “Dove sono?” sia per noi cari nazareth il motore di ricerca della nostra quaresima. Non come indagine raziocinante, ma un attento esame del nostro “Dove siamo”. Il dove, il luogo è persona. Potremo veramente dire con Pietro e gli apostoli “Signore da chi andremo tu solo hai parole di vita eterna” (Giovanni 6,68).Un buon cammino quaresimale a tutti. Il prossimo incontro sarà a Collevalenza, al Santuario dell’Amore Misericordioso (tel 075 89581) dove vivremo la Via Crucis. Ci incontreremo alle ore 15,30 all’ingresso del Santuario (accoglienza gruppi) domenica 27 marzo

.Prima del termine ci sarà la nomina di un componente del consiglio direttivo, inoltre chi desidera potrà rinnovare la propria quota associativa.

Con affetto fraterno

don ruggero

Lettera di Collegamento 192 (pdf)