Associazione Comunità Nazaret

" FUOCO " - Lettera 217

“ FUOCO “

Sorelle e fratelli Nazareth,

siamo immersi ancora nel caldo estivo, la XX domenica ci propone un vangelo “infuocato” che ci spinge a riflettere severamente su noi stessi e sul nostro metodo di procedere nel cammino cristiano. Sono venuto a gettare fuoco sulla terra e quanto vorrei che fosse già acceso! (Luca 12 49-53). Non è nelle intenzioni di Gesù seminare paura o minacce. Tutt’altro! Qui si tratta di scegliere. Bruciare o continuare a vivere da spenti.

E’ il fuoco che scalda, riscalda, brucia, disinfetta. Incenerisce. Più che qualcosa, noi stessi. Il nostro modo statico di pensare. La parte vecchia di noi, che una volta bruciata non tornerà più a condizionare la nostra volontà. Vogliamo ardere? Essere nuovi, dunque? Bruciare e bruciare di amore per Lui. Ricordiamoci che ancora non siamo cristiani. Desideriamo esserlo. C’è una regione in noi non ancora raggiunta dal vangelo. Non ancora evangelizzata. Il segreto è non opporsi con resistenza a tale processo. Gettare via armatura e ogni tipo di difesa. Rendersi conto che in questo caso ogni resistenza è nemica del vangelo. Divenire vulnerabili e farsi raggiungere. Essere bersaglio delle frecce salutari che Gesù ci lancia. Questa è vera guerra. Quella dichiarata a se stessi senza sosta e lontana dalla falsa pace che non giova a nulla. “D’ora in poi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre” così recita il passo di Luca che abbiamo citato sopra. “…pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione…. E’ sempre il suo fuoco che brucia.

Vuoi ardere? Vuoi bruciare? Scegli. Scegliamo.

Si tratta di una scelta radicale che non conosce fine, perché è come il roveto ardente che non si consuma e dinanzi al quale Mosè s’inchina perché lì sta tutta la risposta della sua vita, della sua vocazione a compiere la volontà di Dio su di lui.

Solo un’adesione autentica riuscirà a farci compiere il distacco dalle cose vane e secondarie.

Una vera divisione con il male che non è solo ciò che ci causa paura, ma è composto da tutto quanto, perniciosamente, ci sembra irrinunciabile. Sta proprio lì la vera distinzione da fare, la vera separazione tra bene e male. Il male è tutto ciò che è destinato a finire e a passare per sempre. Quel male deve essere bruciato. Spazio al fuoco. Brucia.

Francesco di Assisi ha avuto sempre un rapporto profondo con frate foco e lo invoca con tutte le sue forze, quando arrivato alla cecità lo deve affrontare come medicamento. Francesco lo ha amato il fuoco e lo ha incontrato in ogni dove. Come non ricordare l’immagine de La Verna, quando di notte sembrava prendere fuoco? E il fuoco comune che scaldava i frati nelle gelide notti invernali prima di andare a dormire?

Dovremmo arrivare, al fuoco comune, al voler consumarsi per i fratelli.

Allora, vuoi bruciare o no?

Prossimo incontro: Domenica 29 settembre a Villanova alle ore 16,00. Adorazione Eucaristica, meditazione e incontro di condivisione. Ricordo che domenica 1 settembre è Festa della Madonna della Luce al Santuario di Collelungo. La mattina, ogni ora, avremo la S. Messa e nel pomeriggio alle ore 16 l’esposizione del SS Sacramento, il Rosario, Processione e al rientro celebrazione della messa Vespertina.

A voi tutti un abbraccio fraterno di Pace e di Bene

Don Ruggero

Lettera 217 - Agosto 2013 (pdf)