Associazione Comunità Nazaret

"IL LAVORO CHE STANCA" - Lettera 219

8 novembre 2013

"IL LAVORO CHE STANCA"

Cari fratelli e sorelle Nazareth

uno degli ostacoli che avvolge l’odierna società contemporanea è la paura di stancarsi. Da che cosa possiamo dedurre tale “paura” che potrebbe anche tradursi in una tendenza al comodo e all’immediato.

Tutto sempre più veloce, tutto sul ritmo di un fast-food, di un pasto rapido. Sempre più rapido.

Credo ci siano più elementi per poterlo affermare: la tecnica, l’elettronica che abbrevia i tempi, le fasi di lavoro sincronico, la crescente concentrazione delle diverse azioni umane. A tutto questo non possiamo non aggiungere il fascino della vita comoda, il poter raggiungere in tempo reale ogni parte del mondo, il cliccare e ottenere risposte immediate. Il dolce godere mentre altri si adoperano per il bene comune, il guadagno facile con il minimo sforzo. E perché no? Il tener lontano il lavoro che stanca.

Desideravo arrivare qui per dare una sottolineatura a un aspetto che siamo invitati a meditare.

Tanti i richiami della Sacra Scrittura al lavoro, troppi per ricordarli tutti. Proviamo a citarne alcuni:

“…con il sudore del tuo volto mangerai il pane…” (Genesi 3,19); “…al termine dell’anno, quando raccoglierai il frutto dei tuoi lavori nei campi…” (Esodo 23,16). San Paolo ad Efeso dirà: “Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani” (Atti 20, 34), e ai tessalonicesi ribadisce: “Voi ricordate infatti, fratelli, la nostra fatica e il nostro travaglio: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno” (1 Tessalonicesi 2,9); “…quando eravamo presso di voi vi demmo questa regola: chi non vuol lavorare, neppure mangi” (2 Tessalonicesi 3,10).

Mi torna alla mente, a questo punto, la Regola di S. Benedetto che menziona tra i monaci vaganti anche gli oziosi e i girovaghi e dai quali guardarsi bene. Francesco di Assisi ne fa spesso motivo di richiamo forte ed essenziale: “Quanto ai fannulloni, che non si applicano ad alcun lavoro, diceva che sono destinati ad essere rigettati dalla bocca del Signore. Nessun ozioso poteva comparire alla sua presenza, senza essere da lui biasimato aspramente”(Vita seconda di T. da Celano, 161). Del nostro San Vincenzo de’ Paoli, che desiderava che le Figlie della carità andassero la sera a letto stanche, abbiamo adottato per festeggiare i nostri primi vent’anni di lavoro questo suo principio: “Il servizio ai poveri deve essere preferito a tutto” e di papa Francesco: “A volte passiamo ore e ore parlando e pianificando ciò che – bisognerebbe fare -, e ci alieniamo in questo “spirito del bisognerebbe” invece di abbracciare con costanza quotidiana, l’umiltà del lavoro che stanca”.

Spero che abbiamo afferrato bene il senso del lavoro che stanca e quindi mantenerci lontani da ogni forma di “salotto della carità”, dove si parla del “bisognerebbe fare” e dove non si conosce l’affanno dell’impegno cristiano, che è ben altra cosa!

Beati quanti di noi la sera avvertiranno la stanchezza del lavoro nella vigna del Signore.

Beato quel giaciglio che la notte raccoglie i nostri respiri dopo una giornata carica di preoccupazione per gli altri.

Beato il riposo di chi ha una coscienza matura e pregna di desiderio di servire l’uomo.

Beati quanti di noi avvertiranno il desiderio di cominciare a fare qualcosa perché fino ad ora non abbiamo fatto niente, come ci ricorda san Francesco.

La Parola di Dio è scuola specializzante, la vita dei Santi è strada da percorrere, l’aiuto ai poveri e agli ammalati è accademia per il Cielo. Lassù lavoreremo senza mai stancarsi: eccolo il Paradiso che ci attente!

Ricordiamo il prossimo ritiro a Santa Maria degli Angeli dalle Suore Francescane Missionarie di Maria (tel. 075 8041106) dal titolo “Ascolto e Appartenenza” a partire da venerdì 29 prossimo alle ore 17,00 fino a domenica 1 dicembre ore 17,00. Prenotarsi da Anna (339 7607555) e ricordarsi di portare lenzuola e asciugamani.

A tutti un caro e fraterno abbraccio

Don Ruggero


 

Sabato 30 Novembre Colletta Alimentare presso il Famila di Marsciano, chiamare Marsilio (333 4783535) per organizzare i turni

Domenica 1 Dicembre ore 15.30 approvazione Bilancio consuntivo es.2012 della nostra Associazione

 


 

Lettera 219 - Novembre 2013 (pdf)