Associazione Comunità Nazaret

"Mi piaci stari sulu" - Lettera 253

22 febbraio 2017

Mi piaci stari sulu”

Nazareth carissimi,

La lettera di collegamento di questo mese inizia con una frase in siciliano. Sembra uscita dai versi di Pirandello o di Camilleri. In realtà è tratta da un canto di Franco Battiato e Giuni Russo. Mi ha colpito questo “Mi piaci stari sulu”, letteralmente mi piace stare solo. Chi non ha confidenza con lo spirito del sud difficilmente capta la profondità di uno stile di vita che sa di mare, di pomice, di zagara, insieme alle ombre delle difficoltà di una terra sempre in attesa di promozione.

Mi piaci stari sulu, cantata...recitata tra i pennacchi perenni dell’Etna e di Stromboli. Una meraviglia riservata a chi si interroga nel silenzio e nella solitudine. Di un’anima che cerca e continuerà sempre a cercare ignara di un mondo che procede sordo e individualista verso un futuro che non arriverà mai.

Sentirsi personaggio in cerca d’autore magari a Lampedusa. Accarezzare la notte che fa percepire i piccoli e i grandi drammi che solo Verga potrebbe descrivere nei minimi particolari. Mi piaci stari sulu. Si, amo stare solo, ho sempre amato la sana e accattivante “solitudine insieme”. Quel desiderio di ritrovarsi, di riconciliarsi con se stesso e con il mondo. Qui si vuole mettere in evidenza l’importanza della riflessione profonda e fruttuosa che conduce a una lettura onesta di se stessi. Non si vuole certamente inneggiare all’appartarsi egoistico per dichiarare guerra alla relazione e al partecipare dell’altro. Ci sono momenti riservati alla solitudine dall’Eterno.

Ci sono momenti che sono riservati solo a te. Non ci sono dubbi. In quella tenda in pieno Sahara che attirò Charles de Foucauld a “stari sulu” tra i Tuareg del sud dell’Algeria. Talmente solo con se stesso che giunse a essere un tutt’uno con Gesù Eucarestia. Lui solo e lui solo perché unico cristiano adorante in un luogo impervio dove Charles troverà la morte sorpreso alle spalle mentre era in ginocchio ad adorare. Mi piaci stari sulu avrà pensato e pregato Charles de Foucald mentre avrà provato il caldo e il freddo sahariano. Vedo dunque Gesù “sulu” con il Padre, in preghiera. Pronto all’ascolto del Silenzio del deserto. Cosa avrà provato, pensato. Cosa si saranno detti il Figlio e il Padre?

Il Vangelo è fin troppo chiaro. Più volte sottolinea: “...allora Gesù si ritirò solo in preghiera, nel deserto” (cfr: Luca 4, 1-13).

Siamo alle soglie della Quaresima. Mi piaci stare sulu. Provaci è tempo favorevole.

Il prossimo incontro comunitario sarà l’uscita a Roma giovedì 23 marzo. Visiteremo la Chiesa S.Maria Antiqua ai Fori Imperiali. Vero tesoro di fede e di arte. Porteremo il pranzo al sacco che consumeremo presso l’Antonianum e nel pomeriggio visiteremo la Basilica dei Santi 4 Coronati. I posti sono 25 e bisogna presto prenotarsi. Il pulman partirà alle 6,30 da Marsciano e proseguirà per S.Venanzo e Orvieto. Chiamare prima possibile Anna de Matteo (339 7607555)

A presto, un caro abbracci

don ruggero