Associazione Comunità Nazaret

"Quando sembra che tutto sia perduto" - Lettera 226

Domenica 7 settembre 2014

"Quando sembra che tutto sia perduto"

Carissime sorelle e fratelli nazareth,

quando sembra che tutto sia perduto è l’ora di alzarci. Come dopo un lungo e interminabile sonno. Ho detto sonno e non sogno. Quando sembra che il tramonto sulle cose chiude gli ultimi raggi di sole è l’ora di accendere la lampada della fede. Siamo o non siamo i figli della luce? (cfr 1 Tessalonicesi 5,5) e il nostro carisma non parte dal Vangelo della Luce? (Giovanni 8,12)?

Quando Maria di Magdala e i discepoli si recarono al sepolcro avevano perduto il Maestro. Avevano perduto tutto. Uno stato di incoscienza, un torpore troppo profondo per avvertire un po’ di riposo. Passi incerti, ma veloci. Passi così veloci da non dare il tempo alla polvere di attaccarsi, direbbe Santa Chiara.

Voci soffocate, grida inaudite quelle del cuore dei discepoli. Amore sconfinato per il Maestro quello della Maddalena. Quel vaso di unguento sarà arrivato al sepolcro caldo per averlo tenuto così stretto tra le mani. “Raccontaci Maria…” diremo con la sequenza di Pasqua. Raccontaci. Sappiamo che non ti sei neanche “alzata” quella notte. Quella notte non hai dormito, hai vegliato. Hai pensato che tutto era andato perduto per sempre. Che rimanevano solo delle membra fredde da ungere e profumare e togliere l’acro odore di quel sangue. E di sangue ne era rimasto veramente poco in quel corpo.

Quando ti è sembrato che tutto era perduto, Maria, i tuoi occhi non hanno creduto agli stessi tuoi occhi.

La tua anima si è alzata. E dopo l’incontro con il Signore della Vita è veramente incominciata la tua corsa.

Ha avuto inizio il tuo inizio. La tua Vera Vita.

Continua a raccontarci Maria, non scordarti di noi. Non permettere che la polvere attacchi il cuore spento e fragile che nonostante tutto batte nel petto.

Abbiamo tante occasioni durante il giorno per riprendere fiato. Ricordiamolo e ricordiamolo sempre: c’è solo una verità che ci consente di guadagnare tutto e principalmente quello che pensavamo di avere perduto per sempre. Usare le mani, il cuore, la forza della mente il ritmo incessante dei nostri passi e fonderli nella Passione e nella Risurrezione di Gesù.

Non trascuriamo l’adorazione eucaristica fratelli. La comunione non basta. Non può bastare. E’ necessario rimanere in Lui. E’ fondamentale l’unione con Lui. Con Lui , in Lui e per Lui tutto vive.

Desideravo in questo giorno dedicato alla Madre della Luce rinnovare il desiderio di appartenenza. Forse alcuni di noi ricorderanno il tema trattato nel ritiro di avvento dello scorso anno. Appartenere e Appartenerci sull’esempio della Madre di Gesù che è il segno luminoso che il Signore ha voluto donarci.

Nelle mani di Maria non avremo mai paura e se dovesse capitare di avere paura sappiamo che quando sembra che tutto sia perduto è il momento di alzarci.

Alzati, rivestiti di luce grida Isaia (Isaia 60,1);

Alzati, prendi con te il bambino, l’angelo avverte a Giuseppe (Matteo 2,13; 2,20);

Dico a te, alzati! Ordina Gesù al figlio della vedova di Nain (Luca 7,14).

Quanti inviti dalla Parola di Dio ad alzarci quando sembra che tutto sia perduto! -

Con grande gioia comunichiamo che le nostre missioni in Brasile e in Zambia procedono bene e i fratelli sono in sintonia con noi e comunicano sempre tutto ciò che il Signore sta compiendo per mezzo di loro.

La nostra Suor Apollonia a Città del Messico procede con la sua attività di medico tra i poveri e attende qualche fratello e sorella di buona volontà come aiuto nel servizio agli ammalati.

Dal primo settembre a Villanova Don Bosco, sotto la guida del dr Antonio Bergami e di don Jerry si è aperto il Diurno per malati di Alzheimer, mentre continua l’accoglienza dei rifugiati a Villanova e a Collelungo.

Che onore servire i poveri e servirli bene, direbbe San Vincenzo de’ Paoli.

Serve tanta santità nella preghiera! Una parte di noi sta vivendo poi, secondo le proprie possibilità, la quaresima in onore di S.Michele Arcangelo dedicata alla pace e alla conversione dei cuori. Francesco di Assisi amava smisuratamente tale pratica. Uniamoci dunque a tutti i fratelli e le sorelle dell’Opera S.Maria della Luce.

Il prossimo incontro sarà a Morrano , al centro il Girasole domenica 28 settembre alle ore 16,00. Ricordo di portare il testo Evangelii gaudium.

Dio benedica tutti un fraterno saluto

Don Ruggero

Lettera 226 - Settembre 2014 (pdf)