Associazione Comunità Nazaret

TUTTI - Lettera 197

“ TUTTI ”

Cari Nazareth

Spero che l’estate stia proseguendo secondo i vostri desideri. L’ultimo incontro che abbiamo vissuto a Ospedaletto ci ha visti riuniti intorno a Gesù Parola ed Eucarestia. L’esperienza del Pane donato a tutti e per tutti è uno dei pilastri su cui si fonda la nostra fede e il senso del servizio al prossimo. E’ proprio su questo TUTTI che desideravo attirare la nostra attenzione.

Gesù Cristo “dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine ” e “mentre cenavano... si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita...” (cfr Giovanni 13, 1 ss). Gesù compie la lavanda dei piedi come conditio sine qua non, come condizione assoluta, per il servizio nell’amore. Il Vangelo di Giovanni ci indica sia come Gesù agì, cingendosi l’asciugatoio alla vita (è il gesto del servo) e anche sino alla fine, indicando il tempo, i tempi che coinvolsero il Figlio di Dio nell’eterna esperienza di Dio: l’Amore per tutti. Senza escludere nessuno.

Anche i suoi stessi carnefici. Tutti insomma. Il Vangelo di Giovanni è privo del racconto dell’ultima cena. Un aspetto che affascina fino al punto da estasiarci per questa “assenza”. Come può l’apostolo diletto, il teologo, il discepolo amato privare il suo racconto della frazione del pane ? Giovanni, nel capitolo 13, annuncia la lavanda dei piedi. Segno assoluto per tutti dell’essenza del Vangelo. Quasi a dirci –perdonate la forma con cui lo dirò-: fate questo ... in memoria di me... sennò, so’ tutte chiacchiere. Ed il guaio è che molto di noi si risolve in chiacchiere.

Notiamo, dopo aver letto e meditato il capitolo 13 di Giovanni, altrimenti rischieremo di essere come al solito ascoltatori superficiali della Parola (cfr Lettera di Giacomo 1,25), come dopo la lavanda dei piedi, il Vangelo approssimi il traditore svelato per poi proseguire con il nuovo comandamento: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri.

Il Tutti del vangelo, non può certo risolversi così in fretta. Ha bisogno di più profonde e condivise riflessioni. Gli esperti in materia spesso si arrogano il diritto alla scienza del capire e del comprendere. Ma non dimentichiamo che lo Spirito Santo agisce in tutti e come Lui vuole. Quindi niente paura se spesso notiamo che alcune cose non quadrano con la nostra mente. E’ sempre bene sostare, riflettere, prestare attenzione, invocare lo Spirito Santo e farci guidare dalla Sapienza di Dio. Anche l’incontro comunitario, lo scambio delle opinioni e le riflessioni condivise sono preziose per la nostra crescita. Ricordate – per i presenti all’ultimo incontro – il “tuffo di Pietro”- proposto da Gabriella? Quanto ci ha provocato durante le conversazioni.

Bene, il cammino comunitario nazarethano, arricchito dall’esperienza della Parola di Dio nei gruppi di Lectio Divina, ci sta conducendo ad un sempre più attento sguardo in noi stessi per poi rivolgerci a tutti i fratelli con autentico spirito di servizio.

Desidero sottolineare a nome di tutti il prezioso lavoro che Loretta e Gabriella stanno svolgendo a Villanova a favore dei rifugiati nigeriani. Prossimamente Marsilio, don Jerry, don Garcia e gli altri ci aggiorneranno sull’esperienza di accoglienza che stanno svolgendo. Potremo pensare di fare l’incontro di fine settembre a Villanova. Lo confermeremo nella prossima lettera. Intanto ricordo il prossimo incontro: domenica 4 settembre, al Santuario della Madonna della Luce in occasione della festa in suo onore. L’appuntamento è quindi alle ore 16,00 al Santuario di Collelungo per l’adorazione eucaristica, la recita del Rosario e quindi la S.Messa che sarà celebrata dal Vescovo Mons. Giovanni Marra.

 

Un abbraccio fraterno a tutti

don ruggero

Lettera di collegamento n. 197 (pdf)